Il regno della lampada incandescente si è protratto per centotrenta anni. Dal giorno in cui l’accorto Thomas Alva Edison perfezionò, con l’aggiunta di un filamento di carbone a lunga durata, e subito brevettò un’ampolla di vetro che serviva a fare luce e che aveva acquistato da due inventori. È la preistoria dell’odierna lampadina elettrica. Dopo qualche anno, il filamento di carbone sarebbe stato sostitutito dal più affidabile tungsteno.
Per l’Italia l’anidride carbonica calerebbe di circa tre milioni di tonnellate, il consumo di chilowattora si ridurrebbe di oltre cinque miliardi e il risparmio non sarebbe inferiore al miliardo di euro. E poi l’incandescenza è un disastro sul fronte dell'efficienza energetica. Il filamento a tungsteno trasforma appena il 5% dell'energia elettrica che lo attraversa in luce; tutto il resto si disperde sotto forma di calore. Difficile competere con le fluorescenti compatte, che vantano una resa vicina al'80%.
l'unità
Scompariranno davvero?? Mha!!
sono molto poco convinto!